GIARDINO DELLE FARFALLE

Anthocharis cardamines

Anthocharis cardamines

Linnaeus, 1758 – (Aurora)

Farfalla di dimensioni ridotte, diffusa e relativamente comune in tutto il territorio nazionale. Predilige ambienti freschi, semiaperti, volando preferibilmente in zone cespugliose ai margini dei boschi. Il maschio si distingue piuttosto agevolmente dalla femmina per la presenza di una vivace macchia arancione all’apice delle ali anteriori. Entrambi i sessi mostrano disegni verdastri con spolverature gialle sulla parte inferiore delle ali. È tra le prime specie a volare in primavera e può essere osservata a partire dai primi giorni di marzo, fino a maggio/giugno, compiendo un’unica generazione. Sverna allo stadio di pupa. All’Elba, la presenza di questa specie sembrerebbe frutto di una recente migrazione dal continente. Il bruco si nutre di numerose Brassicaceae (Cardamine sp., Biscutella sp. Sisymbrium spp., Sinapis spp., Alliaria petiolata, ecc.).

Anthocharis cardamines

Colias crocea

Geoffroy in Fourcroy, 1785 – (Crocea o Limoncella)

Farfalla di medie dimensioni, ampiamente diffusa in Italia, dall’aspetto molto appariscente per via della sua colorazione vivace. Grande volatrice, è capace di percorrere lunghe distanze e perfettamente in grado di attraversare i tratti di mare che separano le isole dal continente. All’Elba, questa specie, compie almeno 3 generazioni, volando, se le temperature lo permettono, dal mese di marzo fino ai primi giorni di novembre. Predilige ambienti semiaperti, margini boschivi e comunque ambienti dove siano presenti fioriture numerose. Il maschio si distingue per l’assenza di macchie gialle lungo il margine nero delle ali anteriori. Il bruco si nutre di numerose Fabaceae, come trifoglio ed erba medica.

Anthocharis cardamines

Pieris brassicae

Linnaeus, 1758 – (Cavolaia maggiore)

È la più grande delle 4 cavolaie presenti all’Elba. Si tratta di una farfalla dalle discrete dimensioni, molto forte e con un volo molto potente. È in grado di volare per lunghi tratti, anche attraversando lunghi bracci di mare. La femmina si distingue dal maschio per la presenza di due macchie scure tondeggianti completamente assenti nei maschi. Specie onnipresente in tutto il territorio italiano ed ampiamente diffusa anche all’Elba, dove la si può osservare dalla pianura a quote più alte. Predilige gli ambienti aperti, come prati incolti, ma la si osserva con frequenza anche nei giardini fioriti. Gli adulti compaiono da marzo e volano fino al mese di novembre compiendo diverse generazioni. Solitamente sverna allo stato di pupa. Il bruco si alimenta su diverse specie di Brassicaceae sia spontanee che coltivate.